Oggi è iniziato il lento rientro verso casa attraverso la Scozia e, dato che non potevamo tornare senza vedere nulla di questo paese, abbiamo fatto una prima tappa a New Abbey per vedere la Sweetheart Abbey, un monastero fondato nel 1275. Anche se ridotto in rovina, le immense navate e gli archi gotici conservano un notevole fascino accresciuto dal contrasto cromatico del rosso della pietra arenaria con cui è costruito e del verde dell'erba che oramai ha invaso tutta l'abbazia.
La seconda tappa l'abbiamo fatta a pochi chilometri a sud di Dumfries per visitare il castello di Caerlaverock. Questa bellissima roccaforte, risalente al XIII secolo, ha una insolita base triangolare ed è circondata da un fossato. Ora siamo a Leyland, nei pressi di Preston, da dove ripartiremo per Dover domattina presto. Per arrivare in Italia abbiamo deciso di attraversare il Belgio e la Foresta Nera ma la vera vacanza è finita oggi; pertanto, ringrazio Marco per avermi proposto questo itinerario e per essere stato un ottimo compagno di viaggio, Enrico per aver pubblicato i miei resoconti giornalieri e Giorgio Càeran per l'introduzione. Raffaele
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Raffaele Di Napoli
"Si viaggia con i modi più impensabili, a volte comodi a volte spartani. Si viaggia verso l’ignoto, per respirare a pieni polmoni il fascino dell’av-ventura, ossia andare senza conoscere cosa succederà… ma in questo l’impegno è alto e necessita pure di parecchio tempo a disposizione, che include anche la sospensione momentanea dal proprio posto di lavoro. Troppo complicato, vero? E allora ecco che viene incontro un’altra idea: accettare semplicemente una proposta fatta da un amico di Ancona, conosciuto due anni prima su internet in occasione di un viaggio in Spagna. L’ispirazione è nata leggendo delle riviste di viaggi, e anche su internet: le informazioni lì non mancano. Ci si ritrova, con moto BMW di grossa cilindrata, e via… La meta è l’Irlanda. Sbarcati a Dover, in poco tempo eccoli a Fishguard per l’imbarco… il traguardo è vicino. Di certo è una sensazione completamente diversa tra il viaggiare su moto di grosse cilindrate, che non come stare su una Vespa, qualunque sia. Ma questo RAFFAELE DI NAPOLI lo sa, e sa anche d’essere fortunato di viaggiare un po’ più comodo rispetto ad altri. Alla fine, comunque, rimane la gioia di aver vissuto qualcosa di bello, seppur non eccezionale, ma con la convinzione che si possa ripetere in altre zone la stessa esperienza. Gli orizzonti sono infiniti e c’è sempre posto per viaggiare su una due ruote, possibilmente con un motore robusto che dà garanzie." ArchiviCategorie |