Oggi è iniziato il lento rientro verso casa attraverso la Scozia e, dato che non potevamo tornare senza vedere nulla di questo paese, abbiamo fatto una prima tappa a New Abbey per vedere la Sweetheart Abbey, un monastero fondato nel 1275. Anche se ridotto in rovina, le immense navate e gli archi gotici conservano un notevole fascino accresciuto dal contrasto cromatico del rosso della pietra arenaria con cui è costruito e del verde dell'erba che oramai ha invaso tutta l'abbazia.
La seconda tappa l'abbiamo fatta a pochi chilometri a sud di Dumfries per visitare il castello di Caerlaverock. Questa bellissima roccaforte, risalente al XIII secolo, ha una insolita base triangolare ed è circondata da un fossato. Ora siamo a Leyland, nei pressi di Preston, da dove ripartiremo per Dover domattina presto. Per arrivare in Italia abbiamo deciso di attraversare il Belgio e la Foresta Nera ma la vera vacanza è finita oggi; pertanto, ringrazio Marco per avermi proposto questo itinerario e per essere stato un ottimo compagno di viaggio, Enrico per aver pubblicato i miei resoconti giornalieri e Giorgio Càeran per l'introduzione. Raffaele
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Come ogni mattina, anche oggi siamo partiti presto. Fortunatamente, le cose da vedere erano tutte vicine tra di loro.
Dopo qualche chilometro siamo arrivati al Dunluce Castle, una fortezza del XIII secolo a picco sul mare e presente nella saga de Il Trono di Spade quale roccaforte di Pyke. Purtroppo, non lo abbiamo visitato internamente perché apriva alle 10.00 ed avremmo dovuto aspettare quasi un'ora. La tappa successiva è stata alle Giant's Causeway, una favolosa spiaggia formata da oltre 40.000 colonne esagonali di basalto. Devo ammettere che è incredibilmente suggestivo camminare su questi esagoni ed ammirare le onde del mare infrangersi contro di esse, un altro fantastico panorama visto qui in Irlanda. Risaliti in moto ci siamo diretti al The Dark Hedges, un viale in cui gli alberi di faggio che crescono a bordo strada si intrecciano tra loro creando un magico tunnel sotto cui passare. Infine, visto che eravamo in zona, non potevamo non fare una passeggiata sul Carrick-a-rede bridge, un ondeggiante ponte in corda lungo 18 metri e sospeso a 25 metri sul mare che collega la terraferma ad un isolotto riserva di pesca del salmone...niente di particolare, ma, anche in questo caso, è bellissimo il panorama che si può godere da qui. Con il Carrick-a-rede è terminato il nostro viaggio in Irlanda. Ora siamo a Stranrear, in Scozia, arrivati col traghetto da Larne e stiamo decidendo cosa vedere lungo la strada.... Finalmente abbiamo iniziato a capire il "cielo d'Irlanda"...infatti, nonostante le nuvole minacciose ed una leggera pioggerellina non abbiamo indossato l'antipioggia e ci siamo diretti a Horn Head, una scogliera di quasi 200 metri che non abbiamo potuto godere appieno a causa del forte vento e della foschia.
Siamo poi andati a Fanad Head alla cui estremità è presente uno dei fari più belli visti in Irlanda e, purtroppo, costruito a seguito di un naufragio che ebbe come unico sopravvissuto un pappagallo. Di seguito di siamo diretti a Malin Head, il punto più settentrionale dell'Irlanda, dal quale si gode di una vista a dir poco mozzafiato della costa selvaggia ed aspra del paese. Siamo rimasti talmente tanto estasiati dal paesaggio che siamo rimasti lì più di un'ora...posto davvero unico! Infine, risaliti in moto ed entrati in Irlanda del nord, siamo andati a Derry o, per gli inglesi "Londonderry", tristemente famosa per la "bloody sunday" del 30 gennaio 1972, quando un gruppo paracadutisti inglesi aprì il fuoco su dei manifestanti per i diritti civili uccidendone 14. Ora siamo a Portrush da dove faremo un pezzo della Causeway coastal route...ma intanto, a cena abbiamo inziato a pianificare la strada per il rientro :-( Oggi mattinata di spostamento da Castlebar a Donegal. I 150 km sono stati tranquilli ed arrivati nella cittadina irlandese abbiamo visitato il castello medioevale.
Notevoli il tetto in legno ed il camino che, come abbiamo letto, per il suo genere, è uno dei più importanti dell'Irlanda. Poi ci siamo diretti a vedere le scogliere di Slieve League. Con i loro 600 metri, sono le scogliere più alte d'Europa (almeno così è scritto sulla guida), meno conosciute delle Cliffs of Moher ed anche meno di impatto, ma a mio avviso meritano una visita, nonostante gli oltre 6km fatti per vederle. Chilometri in parte su asfalto ed in parte salendo ripidi e stretti scalini che mi hanno distrutto le gambe :-( Fortunatamente al ritono abbiamo fatto l'autostop e siamo scesi in auto :-) Siamo poi ripartiti in direzione nord percorrendo la N56, motociclisticamente molto divertente e con panorami unici. Passeremo la notte a Dunfanaghy, nei pressi di Horn Head pronti per le ultime tappe in territorio irlandese. La scorsa notte credo di aver litigato con la sinistra.
Infatti, stamattina le prime tre ripartenze le ho fatte a destra...alla terza, vedendo l'automobilista che mi veniva incontro agitarsi e sgranare gli occhi, ho pensato che era il caso di guidare in maniera più concentrata. Se ieri siamo rimasti impressionati dalla maestosità delle Cliffs of Moher, oggi siamo stati letteralmente rapiti ed estasiati dalla bellezza dei paesaggi e dai colori del Connemara...sembrava di essere in un quadro a 360 gradi dove il cielo si specchia nel mare ed in alcune foto è difficile capire quale sia l'uno e quale l'altro. Poi la Coral Strand, una spiaggia fatta interamente da coralli e da frammenti di conchiglie, ed infine, la Sky road, un percorso circolare di circa 14 km lungo la penisola a ovest di Clifden. Il primo in salita sembra davvero puntare al cielo ed arrivati in cima si gode di una spettacolare vista sulla baia sottostante. Passeremo la notte a Castlebar da dove domani partiremo per il Donegal. Stamattina alle 8.30 eravamo gia in moto pronti a visitare le attrattive presenti nelle contee del Clare e del Galway.
Il Loop Head, una scogliera che ospita un faro, situato nella parte meridionale della contea del Clare è davvero bello e ci ha preparato a quello che avremmo visto solo qualche ora più tardi, ossia le Cliffs of Moher. Le scogliere di Moher (scogliere della rovina) sono delle maestose scogliere a picco sull'oceano che, nel punto più alto, raggiungono i 214 metri di altezza ed una lunghezza di 8 chilometri. Noi ne abbiamo percorsi molti meno, ma uniche sono state le sensazioni di stupore per quello che stavamo guardando, ma anche di timore per il fatto di camminare su sentieri scivolosi a causa della pioggia, ed in alcuni punti a meno di un metro dal vuoto...per me le Cliffs of Moher da sole mi hanno ripagato della fatica di arrivare fin qui in moto. Ripartiti dalle scogliere ci siamo diretti a Kinvara percorrendo dapprima la R477 e poi la N67 e, complici l'asciutto, l'asfalto perfetto, i limiti di velocità "elevati" per una statale (100km/h) e la meravigliosa strada fatta di continui saliscendi e di morbide curve, ci siamo dedicati un pò alla guida "allegra" arrivando in un attimo al Dunguaire Castle, uno dei castelli più fotografati d'Irlanda. Infine, siamo giunti a Galway, una cittadina piena di vita e di turisti, ma anche sede del festival internazionale delle ostriche...non potevamo non assaggiarle :-) Oggi ci siamo svegliati di buon'ora e, come promesso dalla signora del b&b, abbiamo fatto colazione con delle succulente salsicce, peccato che a distanza di oltre 12 ore il pigiama puzza ancora del fritto di stamattina :-)
Preparate le moto ed indossati gli antipioggia abbiamo terminato la penisola del Kerry e ci siamo diretti nel parco nazionale di Killarney che è stato il primo parco nazionale istituito in irlanda e che racchiude un lago (almeno quello visto da noi) ed il Ross Castle. Evitiamo di fare sia la visita al castello che il giro in barca per dirigerci quanto prima verso la penisola del Dingle. Col senno di poi è stata la scelta giusta. Infatti, per me, è stata incredibile...abbiamo iniziato con la Inch beach una spiaggia enorme resa ancora più ampia dalla bassa marea, abbiamo proseguito con la cittadina portuale di Dingle, variopinta e vivace, Slea Head, incantevole per i panorami ed i colori che è possibile ammirare, ed infine con il Connor Pass, un passo che attraversa da sud a nord la penisola e da cui si possono ammirare entrambi i versanti... Purtroppo, oggi il sole non si è visto e questo ha reso i colori meno intensi...sono sicuro che con la luce giusta questa penisola sarebbe stata più bella di quello che è stata. Passeremo la notte a Kilrush da dove, domani, inizieremo la visita delle famose Cliffs of moher. Dopo un lungo sonno ristoratore e dopo l'immancabile colazione irlandese fatta di salsicce, fette di pancetta e black pudding (fetta di salsicciona fatta con cereali e sangue di maiale) e white pudding (come il black ma senza sangue) siamo partiti alla volta di Mizen Head, un promontorio a picco sul mare che ospita un faro ed una stazione meteorologica. La vista che si gode da lì è fantastica, come fantastica è la strada per arrivare. Dopo le foto di rito ed un caffè per prendere calore ci dirigiamo verso nord per affrontare la seconda penisola dove percorriamo il Goat's path (sentiero delle capre). Ovviamente la strada è stretta ed a tratti ripida ma vale la pena percorrerla per i panorami che regala.
La penisola successiva è la Beara. Il versante sud mi delude ma quello nord è molto bello. Lo stesso dicasi per la penisola del Kerry la cui costa meridionale non mi entusiasma, ma non appena la strada inizia ad andare verso nord si aprono panorami mozzafiato e le prime scogliere a picco sul mare. Passeremo la notte in un B&B a Waterville, un piccolo paese sul mare, dove la proprietaria ci ha già promesso che preparerà delle ottime salsicce per la colazione di domani... poveri noi :-) Il traghetto preso ieri sera a Fishguard è arrivato puntualissimo alle 4.00 di stamattina in Irlanda. Avendo dormito pochissimo volevamo trovare un bar aperto 24h, come trovati in Inghilterra, dove aspettare l'alba e poi incamminarci verso Cork. Invece, l'Irlanda non è l'Inghilterra e a Rosslare era tutto chiuso. Questo ci ha fatto decidere di andare subito verso Cork e di fermarci alla prima stazione di servizio aperta per fare colazione. Diciamo che tra freddo, pioggia, buio e guida a sinistra lo spostamento non è stato il massimo ma questo ci ha consentito di arrivare alla prima tappa del viaggio molto presto.
Prima tappa che è stata il Blarney Castle, una roccaforte medievale situata ad una decina di chilometri a nord di Cork. Notevole è il parco che circonda il castello, il cui verde è di un'intensità tale che "neanche a computer si potrebbe fare meglio" (espressione usata da Marco). Ovviamente, come tutti i turisti, anche io ho dato un bacio alla famosa pietra dell'eloquenza contenuta all'interno del castello :-) Ripartiti dalla fortezza di Blarney, ci siamo diretti a Kinsale, cittadina turistica posta sul mare ad una ventina di chilometri a sud di Cork e famosa non solo per le variopinte abitazioni ma soprattutto perché davanti alle sue coste I sottomarini tedeschi nel 1915 affindarono il transatlantico Lusitania. Ripartiti da Kinsale poi siamo giunti a Skibbereen percorrendo la R600 ossia la Wild Atlantic Way, una strada che va lungo tutta la costa e che regala scorci bellissimi ad ogni curva anche quando, come oggi, c'era foschia. P.S. lo spagnolo conosciuto ieri sera aveva ragione riguardo gli automobilisti irlandesi :-( Dopo aver trascorso la notte in un albergo lungo l'autostrada M25 che circonda Londra ed aver fatto la prima colazione alla inglese siamo partiti slla volta di Stonehenge e nonostante le previsioni viste in tv ieri sera e stamattina portavano sole, abbiamo beccato una pioggerellina sottile che ci ha accompagnato per gran parte giornata. Il sito archeologico di Stonehenge è davvero suggestivo. La prima domanda che mi corre in mente è chissà come gli uomini del neolitico abbiano sollevato dei massi così grossi, poi il pensiero va ai busti dell'isola di Pasqua e ai vari documentari visti in tv...infine penso al perché hanno fatto ciò e se davvero possa essere stato un antico sito astronomico...beh, s'è fatto tardi e la strada per Fishguard è ancora lunga. Riprendiamo un viaggio verso ovest via autostrada per cercare di arrivare il prima possibile al porto Gallese. Da qui il traghetto partirà alle 23.45 per arrivare alle 4.00 a Rosslare harbour...intanto scambiamo qualche parola con un ragazzo spagnolo, anche lui motociclista, che vive a Cork e che ci dà qualche dritta sulle strade da fare in Irlanda, ma solo dopo averci detto di stare attenti agli automobilisti irlandesi che sulle stradine secondarie guidano più forte di Carlos Sainz...urca...
Ps le ultime due foto sono di Fishguard |
Raffaele Di Napoli
"Si viaggia con i modi più impensabili, a volte comodi a volte spartani. Si viaggia verso l’ignoto, per respirare a pieni polmoni il fascino dell’av-ventura, ossia andare senza conoscere cosa succederà… ma in questo l’impegno è alto e necessita pure di parecchio tempo a disposizione, che include anche la sospensione momentanea dal proprio posto di lavoro. Troppo complicato, vero? E allora ecco che viene incontro un’altra idea: accettare semplicemente una proposta fatta da un amico di Ancona, conosciuto due anni prima su internet in occasione di un viaggio in Spagna. L’ispirazione è nata leggendo delle riviste di viaggi, e anche su internet: le informazioni lì non mancano. Ci si ritrova, con moto BMW di grossa cilindrata, e via… La meta è l’Irlanda. Sbarcati a Dover, in poco tempo eccoli a Fishguard per l’imbarco… il traguardo è vicino. Di certo è una sensazione completamente diversa tra il viaggiare su moto di grosse cilindrate, che non come stare su una Vespa, qualunque sia. Ma questo RAFFAELE DI NAPOLI lo sa, e sa anche d’essere fortunato di viaggiare un po’ più comodo rispetto ad altri. Alla fine, comunque, rimane la gioia di aver vissuto qualcosa di bello, seppur non eccezionale, ma con la convinzione che si possa ripetere in altre zone la stessa esperienza. Gli orizzonti sono infiniti e c’è sempre posto per viaggiare su una due ruote, possibilmente con un motore robusto che dà garanzie." ArchiviCategorie |