I veri appassionati di motoveicoli d’epoca, sono quelli che considerano i loro mezzi a motore dei veri e propri oggetti di culto e di utilizzo, sporadico o quotidiano che sia, e partecipano molto spesso in sella ad essi, a gare di velocità e regolarità, raduni, manifestazioni, sfilate o rievocazioni di rilievo nazionale o internazionale, fieri di poter condurre pezzi di storia vera da raccontare. In alcuni casi, però, per ottenere i benefici fiscali descritti dalla legge italiana, e a volte anche per poter circolare liberamente, è necessario iscrivere le moto in appositi registri storici riconosciuti legalmente.
Sono iscrivibili al Registro Storico F.M.I. tutti i motoveicoli, dotati esclusivamente di manubrio e non di volante (motocicli, ciclomotori, motocarrozzette, motocarri, scooters, ciclomotori e quant’altro), che abbiano compiuto i 20 anni di età, calcolati, o dalla data, documentata, della loro costruzione, ovvero dalla data della loro prima immatricolazione. L’iscrizione dei motoveicoli ultraventennali è subordinata, però, alla decisione della Commissione, che si riserva la facoltà di non iscrivere i mezzi che non risultino completamente conformi all’originale, nell’estetica, o che non siano in ottime condizioni di conservazione o, in alternativa, ben restaurati.
Per richiedere l’iscrizione al Registro Storico Nazionale ed ottenere successivamente il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, il richiedente deve essere tesserato alla F.M.I. per l’anno in corso, nonché proprietario del motoveicolo di cui richiede l’iscrizione. Tre, inoltre, sono le diverse procedure da seguire, a seconda che:
- il veicolo sia munito di regolare targa e libretto di circolazione nazionale e mai dismesso dalla circolazione (Procedura A) ;
- il veicolo sia munito di targa e libretto di circolazione nazionali, ma radiato d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.), oppure non sia munito di regolare libretto di circolazione nazionale, perché cancellato dal P.R.A. per demolizione, ovvero per importazione estera, o ancora nuovo mai immatricolato o, infine, mai iscritto al P.R.A. (Procedura B) . Rientra nella casistica riferita a tale tipo di procedura anche il caso del veicolo munito di targa e di libretto di circolazione nazionale, ma con dati tecnici errati o non conformi al veicolo stesso.
- L’ultimo tipo di procedura si riferisce, invece, al veicolo non abilitato alla circolazione stradale perché utilizzato in discipline sportive (Velocità e Cross): il suo utilizzo è limitato ad aree apposite e ben circoscritte (procedura per Epoca Sport) . Una volta terminata la procedura d’iscrizione al Registro Storico, si ottiene il tesserino di conformità storico-tecnica, valido esclusivamente ai fini sportivi.
Oltre alla soddisfazione di vedere se stessi ed il proprio o i propri motoveicoli, iscritti ad una Federazione facente capo al C.O.N.I., con tutte le garanzie ed i vantaggi che ne derivano, il compiacimento dei proprietari aumenta quando si ottiene la tanto agognata targa metallica (targa oro F.M.I.) , indicante i dati del motoveicolo, da potersi esporre su di esso in occasione di eventi a tema e che sta a significare la estrema o perfetta conservazione dello stesso, o il suo restauro professionale: un vero e proprio vanto o un semplice, ma piacevole vezzo.
Sono iscrivibili al Registro Storico F.M.I. tutti i motoveicoli, dotati esclusivamente di manubrio e non di volante (motocicli, ciclomotori, motocarrozzette, motocarri, scooters, ciclomotori e quant’altro), che abbiano compiuto i 20 anni di età, calcolati, o dalla data, documentata, della loro costruzione, ovvero dalla data della loro prima immatricolazione. L’iscrizione dei motoveicoli ultraventennali è subordinata, però, alla decisione della Commissione, che si riserva la facoltà di non iscrivere i mezzi che non risultino completamente conformi all’originale, nell’estetica, o che non siano in ottime condizioni di conservazione o, in alternativa, ben restaurati.
Per richiedere l’iscrizione al Registro Storico Nazionale ed ottenere successivamente il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, il richiedente deve essere tesserato alla F.M.I. per l’anno in corso, nonché proprietario del motoveicolo di cui richiede l’iscrizione. Tre, inoltre, sono le diverse procedure da seguire, a seconda che:
- il veicolo sia munito di regolare targa e libretto di circolazione nazionale e mai dismesso dalla circolazione (Procedura A) ;
- il veicolo sia munito di targa e libretto di circolazione nazionali, ma radiato d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.), oppure non sia munito di regolare libretto di circolazione nazionale, perché cancellato dal P.R.A. per demolizione, ovvero per importazione estera, o ancora nuovo mai immatricolato o, infine, mai iscritto al P.R.A. (Procedura B) . Rientra nella casistica riferita a tale tipo di procedura anche il caso del veicolo munito di targa e di libretto di circolazione nazionale, ma con dati tecnici errati o non conformi al veicolo stesso.
- L’ultimo tipo di procedura si riferisce, invece, al veicolo non abilitato alla circolazione stradale perché utilizzato in discipline sportive (Velocità e Cross): il suo utilizzo è limitato ad aree apposite e ben circoscritte (procedura per Epoca Sport) . Una volta terminata la procedura d’iscrizione al Registro Storico, si ottiene il tesserino di conformità storico-tecnica, valido esclusivamente ai fini sportivi.
Oltre alla soddisfazione di vedere se stessi ed il proprio o i propri motoveicoli, iscritti ad una Federazione facente capo al C.O.N.I., con tutte le garanzie ed i vantaggi che ne derivano, il compiacimento dei proprietari aumenta quando si ottiene la tanto agognata targa metallica (targa oro F.M.I.) , indicante i dati del motoveicolo, da potersi esporre su di esso in occasione di eventi a tema e che sta a significare la estrema o perfetta conservazione dello stesso, o il suo restauro professionale: un vero e proprio vanto o un semplice, ma piacevole vezzo.