Dopo un lungo sonno ristoratore e dopo l'immancabile colazione irlandese fatta di salsicce, fette di pancetta e black pudding (fetta di salsicciona fatta con cereali e sangue di maiale) e white pudding (come il black ma senza sangue) siamo partiti alla volta di Mizen Head, un promontorio a picco sul mare che ospita un faro ed una stazione meteorologica. La vista che si gode da lì è fantastica, come fantastica è la strada per arrivare. Dopo le foto di rito ed un caffè per prendere calore ci dirigiamo verso nord per affrontare la seconda penisola dove percorriamo il Goat's path (sentiero delle capre). Ovviamente la strada è stretta ed a tratti ripida ma vale la pena percorrerla per i panorami che regala.
La penisola successiva è la Beara. Il versante sud mi delude ma quello nord è molto bello. Lo stesso dicasi per la penisola del Kerry la cui costa meridionale non mi entusiasma, ma non appena la strada inizia ad andare verso nord si aprono panorami mozzafiato e le prime scogliere a picco sul mare. Passeremo la notte in un B&B a Waterville, un piccolo paese sul mare, dove la proprietaria ci ha già promesso che preparerà delle ottime salsicce per la colazione di domani... poveri noi :-)
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Raffaele Di Napoli
"Si viaggia con i modi più impensabili, a volte comodi a volte spartani. Si viaggia verso l’ignoto, per respirare a pieni polmoni il fascino dell’av-ventura, ossia andare senza conoscere cosa succederà… ma in questo l’impegno è alto e necessita pure di parecchio tempo a disposizione, che include anche la sospensione momentanea dal proprio posto di lavoro. Troppo complicato, vero? E allora ecco che viene incontro un’altra idea: accettare semplicemente una proposta fatta da un amico di Ancona, conosciuto due anni prima su internet in occasione di un viaggio in Spagna. L’ispirazione è nata leggendo delle riviste di viaggi, e anche su internet: le informazioni lì non mancano. Ci si ritrova, con moto BMW di grossa cilindrata, e via… La meta è l’Irlanda. Sbarcati a Dover, in poco tempo eccoli a Fishguard per l’imbarco… il traguardo è vicino. Di certo è una sensazione completamente diversa tra il viaggiare su moto di grosse cilindrate, che non come stare su una Vespa, qualunque sia. Ma questo RAFFAELE DI NAPOLI lo sa, e sa anche d’essere fortunato di viaggiare un po’ più comodo rispetto ad altri. Alla fine, comunque, rimane la gioia di aver vissuto qualcosa di bello, seppur non eccezionale, ma con la convinzione che si possa ripetere in altre zone la stessa esperienza. Gli orizzonti sono infiniti e c’è sempre posto per viaggiare su una due ruote, possibilmente con un motore robusto che dà garanzie." ArchiviCategorie |