A distanza di 60 anni è nuovamente in preparazione la "Giornata della Vespa" a livello nazionale. Dopo le esperienze del 2014 e 2015 della giornata del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, il 15 maggio 2016 vedrà questo evento in quante più regioni possibile in contemporanea, con la speranza di avere 20 piazze sparse per tutto il territorio nazionale affollate da centinaia di vespisti uniti dalla stessa passione, all'insegna dello spirito di aggregazione e dell'amicizia.
Grottaminarda (AV)
Vespa Club Leoni Rossi Grottaminarda si trova situata su una dorsale posizionata all'imbocco della media valle dell'Ufita, ai margini dei ridossi collinari Catauro e Tamauro, lungo un importante snodo viario che fin dalla preistoria ha reso agevole il passaggio dal Tirreno al litorale Adriatico, grazie alla presenza di naturali vie di comunicazioni riprese in epoca romana da una variante dell'Appia (via Aurelia Aeclanensis) e successivamente dalla Nazionale delle Puglie. I luoghi d’interesse artistico – storico – culturale sono: Il Castello d'Aquino che risale al Medioevo e fu ampliato nel XII secolo, quando venne costruito il muro difensivo esterno. Fu spesso danneggiato dai numerosi terremoti che interessarono l'area, fu sempre, però, ricostruito, e in un documento del 1531 veniva descritto come una perla difensiva. A seguito dei terremoti del 1694 e 1734 la parte meridionale del castello divenne zona residenziale, mentre la parte opposta fu trasformata in un giardino con terrazzo. All'interno di esse vi sono dei passaggi sotterranei che in passato lo collegavano ad Aeclanum. Dall'alto delle torri si gode una bellissima veduta dell'intera cittadina. A pochi metri dal castello vi è la monumentale Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, edificata per la prima volta nel 1478, ma completamente ricostruita nella seconda metà del XVIII secolo su progetto dell'architetto Ciriaco di Silva, allievo del Vaccaro, in seguito ai danni riportati dal disastroso sisma del 1732. Accanto alla chiesa c’è la torre campanaria, elemento peculiare del panorama cittadino, costruita tra il 1752 e il 1766 da mastro Ciriaco di Silva di Mercogliano su disegno del Vanvitelli. In prossimità di via Assise, alle pendici del colle che domina la "Fratta", vi è la Chiesa dì San Michele Arcangelo, tra le più antiche del circondario, in quanto citata già in un documento del 1178 conservato nell'Archivio dell'Abbazia di Montevergine. Costruita nel 1606 su progetto di Scipione Galluccio e Andrea Insano, artigiani di Cava de' Tirreni, lungo la Nazionale delle Puglie, vi è la monumentala Fontana del Re, realizzata con blocchi di calcare bianco scolpito in stile barocco. Lungo Corso Vittorio Veneto si trova la Dogana Aragonese, edificata come punto di riscossione dei diritti feudali di transumanza nel 1647 dal nobile Ladislao d'Aquino. A cinque chilometri dal paese, vi è il Santuario di Carpignano, da cui è possibile ammirare l'intera valle attraversata dal fiume Ufita. La chiesa, costruita agli inizi del secolo sull'area di un'antica cappella dell'Ordine Teutonico, viene quasi interamente rifatta dopo il sisma del 1980. All'interno dell'edificio si conserva alle spalle dell'altare il prezioso dipinto su tavola raffigurante la Vergine con il Bambino datato da alcuni studiosi alla metà del XII secolo. Oggi essa costituisce una tra le poche rappresentazioni di "Madonne nere". Ente a cui devolvere in beneficenza: Associazione Volontariato Genitori Disabili - GIADA - dall’idea di alcune famiglie irpine con figli diversamente abili che frequentano il centro di integrazione Giada un progetto realizzato dalla Fondazione di Comunità Officina Sociale, uno dei pochi servizi a disposizione dei giovani adulti diversamente abili in Irpinia. Questa associazione nasce con la volontà di sostenere Il Centro promuovendo le attività, cercando di sensibilizzare il territorio e di trovare risorse economiche che possano garantire un servizio sempre più efficiente. Inaugurato nel 2011 con sede a Rocca San Felice è una struttura che accoglie soggetti con disabilità con l’obiettivo di rendere serena la loro quotidianità, valorizzarli, manifestare vicinanza e affiancare le loro famiglie nel difficile compito di far vivere la diversità come un’abilità da potenziare e come un valore da condividere. Attualmente sono 14 i ragazzi che frequentano il centro ed arrivano un pò da tutti i paesi dell’Alta Irpinia. Molto divertenti il laboratorio di cucina, dove i ragazzi si cimentano a preparare pasta fatta a mano e poi degustarla, il laboratorio del riciclo, di pittura, realizzazione dell’orto biologico, preparazione del semenzaio. Ma fiore all’occhiello del centro è il laboratorio di ceramica, che rappresenta una risorsa, una opportunità di crescita. L’idea iniziale ha trovato concreta attuazione attraverso la realizzazione di un laboratorio di ceramica, come strumento di integrazione sociale dove, attraverso percorsi di autonomia, i ragazzi, ogni giorno possono sperimentare le loro abilità manipolative e creative ed esprimere liberamente le loro potenzialità. I prodotti realizzati spaziano in una vasta gamma di bomboniere e segnaposti per matrimoni, battesimi e ricorrenze varie, dalla cui vendita è possibile ricavare fondi a favore del Centro, al fine di permettere ai ragazzi di lavorare nella piena autosufficienza.
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Gennaio 2019
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