ORE 8 RITROVO CASTELLO D'AQUINO GROTTAMINARDA (AV)
COLAZIONE E RITIRO GADGET Un baluardo a difesa di una terra di passaggio. Edificato in epoca longobarda presso l'antico borgo "Fratta", in posizione dominante rispetto al vallone sottostante, funse da baluardo difensivo contro i Bizantini. Di forma trapezoidale, il castello fu ampliato intorno alla prima metà del secolo XII con la costruzione della cinta muraria, di cui si ha notizia già a partire dal 1137. In questo periodo l'edificio entrò a far parte dei possedimenti della potente famiglia d'Aquino, alla cui casata appartenne dal 1134 al 1531, fino a quando cioè fu sottratto loro da Carlo V. Il castello conservò comunque il nome della famiglia d'Aquino, pur divenendo proprietà di altre nobili famiglie. In seguito ai terremoti del 1694 e del 1732, parte della struttura fu adattata a dimora signorile. Il primo piano del settore sud fu adibito, infatti, a zona residenziale, mentre un'altra area fu trasformata in un sontuoso giardino pensile, recintato e dotato di terrazza con belvedere. Nonostante le modifiche, sono ancora visibili tratti delle mura perimetrali d'epoca aragonese, i cui paramenti esterni erano realizzati con file di laterizi alternate a ciottoli fluviali o a pietre calcaree di diverse dimensioni. Agli angoli del forte sono visibili le quattro torri angolari, di cui due di forma cilindrica e una a pianta quadrata. La parte inferiore della struttura ospita le cantine, ricavate all'interno di una grotta sotterranea, mentre la parte superiore è sede dell'Antiquarium comunale.
ORE 9,30 PARTENZA TOUR 2017
ORE 10,15 ARRIVO IN PIAZZA IV NOVEMBRE MONTEMILETTO (AV) VISITE GUIDATE E DEGUSTAZIONE Il Castello della Leonessa E' un imponente castello medievale–normanno che si erge nella piazza centrale di Montemiletto, un piccolo borgo situato tra le Valli del Sabato e del Calore, a una ventina di chilometri da Avellino. Il castello fu realizzato con ogni probabilità in età longobarda, a cavallo tra il VIII e il IX secolo. Nel corso del 1419 il castello venne assediato dal conte De Tocco e in epoca successiva venne invece adibito a residenza gentilizia pressappoco nel XVI secolo, epoca tardo-rinascimentale. Secondo la tradizione il feudo angioino passò di mano in mano più volte, con un alternarsi continuo, infatti in origine appartenne ai de Tocco, poi passò in mano ai Durazzo, per poi entrare nelle proprietà dei della Leonessa, da cui prende il nome. Non fu però questo l’ultimo cambio di padrone perchè il castello ritornò in un secondo momento sotto il controllo dei de Tocco, che questa volta ne mantennero saldamente il possesso, amministrando il feudo fino al 1806. Durante questo periodo è stato registrato come il magnifico castello sia stato per ben due volte dimora ospitale anche per un nome di prestigio come quello del Re Carlo III di Borbone. Il castello è situato ad oggi in pieno centro storico, non lontano dagli antichi edifici religiosi del borgo. Per poter raggiungere il cortile interno è necessario varcare il portale collocato nella parte posteriore del castello, mentre ai lati della facciata è possibile ammirare due torri rotonde che si innalzano con grande solennità. Malgrado si mantenga con le caratteristiche originali pressochè immutate, i segni del tempo e i possibili rischi di cedimento hanno portato ad eseguire una serie di lavori di restauro.
ORE 11:00 RIPARTE IL TOUR
ORE 11:25 SOSTA AL BORGO SAN BARBATO, MANOCALZATI (AV) VISITA DEL CASTELLO E FOTO DI GRUPPO Il castello del piccolo borgo Arroccato sul colle che domina il piccolo borgo il quale, assieme ad altri tre centri abitati, compone il comune di Manocalzati e da cui prende il nome, il Castello di San Barbato fu edificato dai Longobardi qui insediatisi. Risale al 1146 il documento più antico che prova l'esistenza del castello: si tratta di una pergamena custodita presso la biblioteca di Montevergine. Essa racconta di un incontro avvenuto tra il signore del vicino Castello di Serra, tale Piero, e il signore di San Barbato, Malfrido, per dirimere una questione riguardante il possesso di alcune terre poste al confine dei due territori. Il Castello di San Barbato si presenta oggi con le chiare fattezze di una fortezza aragonese del Quattrocento, pur conservando alcuni tratti tipici del periodo longobardo. La struttura si articola in un semplice e basso edificio quadrangolare, con torri angolari poste ai vertici del corpo di fabbrica centrale, che racchiude il cortile interno, con scala aperta nello spazio della corte. Il castello presenta però una particolarità rispetto ad altre strutture analoghe: le due torri sul lato meridionale sono di forma circolare e scarpata, mentre le altre due, poste sul lato settentrionale, hanno una forma planimetrica a punta. Dal portale d'ingresso, posto in cima ad un'alta gradinata, si accede alla corte centrale, sulla quale si affacciano tutti gli ambienti del piano terreno coperti da grandi volte a botte.
ORE 12:10 RIPARTE IL TOUR
ORE 13:15 ARRIVO CASTELLO LANCELLOTTI, LAURO DESTINAZIONE FINALE Lauro, piccolo paese della bassa Irpinia. Non appena si arriva l’imponenza del Castello Lancellotti rapisce lo sguardo. Mentre si sale verso la rocca si iniziano ad intuire via via le forme dell’imponente e ben conservato maniero, che affonda le sue origini nel X secolo ma che eredita le forme eclettiche attuali nel restauro di fine ‘800, necessario dopo un incendio che distrusse mobili, suppellettili e tappezzeria nel 1799. Il primo documento che attesta l’esistenza del castello risale al 976 dove viene citato il “Castel Lauri” che indicava probabilmente il casale Lauro. Il castello di Lauro compare nei registri della Cancelleria angioina nell’anno 1277 quando a Margherita de Toucy, cugina di Carlo I d’Angiò, fu concessa la custodia del castello di Lauro. Nel tempo diverse sono le signorie che si sono succedute sul territorio, fino ai Lancellotti, che acquistarono nel 1632 il castello e il feudo della terra di Lauro da Camillo II Pignatelli legando definitivamente al Castello il nome della propria casata. Fu grazie ad uno di loro, Filippo Massimo Lancellotti che nel 1870 iniziò la ricostruzione del castello incendiato dall’esercito francese durante una spedizione punitiva: il castello era stato sede di una rivolta di Sanfedisti che auspicavano il ritorno dei Borbone. Una prima parte del lavoro di ricostruzione terminò nel 1872 e agli inizi del ‘900 il Castello venne definitivamente terminato nelle forme che tuttora si possono ammirare. Il castello è circondato da mura merlate con diverse porte d’accesso tra cui il portale rinascimentale; all’interno svettano torri quadrangolari con merlature ed archetti pensili con tetti spioventi e pinnacoli angolari. La parte abitativa è costituita da Sala della Musica, Sala delle Armi, Salone Rosso, Farmacia, scuderia con le carrozze, biblioteca e cappella privata con il cortile arricchito da una fontana realizzata con materiali architettonici di epoca romana. Particolarmente suggestivo è il cortile che raccorda la cappella, il chiostrino segreto e la biblioteca creata da Filippo Massimo Lancellotti e che conserva oltre mille opere tra cui quattro libri mastri di fine XVIII secolo. Oggi è una delle residenza d’epoca più affascinanti della Campania sede di eventi e manifestazioni culturali.
ORE 14:00 PRANZO INCLUSO presso L'ANTICA FRACONIA
ORE 16:00 VISITA FACOLTATIVA INTERNO DEL CASTELLO LANCELLOTTTI SALUTI E PREMIAZIONE PER TUTTI I VESPA CLUB PARTECIPANTI
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Gennaio 2019
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